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Questo articolo è stato aggiornato il Aprile 3, 2016
L’Oman è un paese che ha iniziato a fare capolino nel mondo delle promozioni turistiche solo recentemente. Ma resta ancora un turismo di nicchia, non largamente pubblicizzato (per fortuna!?), vuoi per i costi che si aggirano nella fascia medio-alta e la crescita del paese, iniziata solo negli anni ’70. Il paese, tuttavia, non si presta a diventare meta per viaggiatori zaino in spalla ed infatti troverete solo alberghi come strutture ricettive e macchina come unico mezzo per spostarsi il paese, inevitabilmente necessaria per attraversare le ampie zone desertiche.
Ero incuriosita ed affascinata dall’Oman per la sua “impopolarità”, che lo rende un paese altamente autentico ed intaccato, e le sue bellezze naturalistiche da togliere il fiato, che fanno dell’Oman un paese unico nel suo genere: al mattino puoi ammirare l’alba sulla costa e la sera vedere sorgere la luna dalle dune nel deserto. Oppure godere della brezza a 2000 m di altitudine dopo una calda giornata nell’entroterra omanita.
Ci siamo affidati ad un’esperta guida locale che organizza tour personalizzati alle esigenze ed interessi di ciascun individuo e si esime dal solito pacchetto “all-inclusive” ma vuole mostrare la cultura del proprio paese.
Attraversando il paese in macchina e percorrendo tra i 200 e 300 km al giorno, abbiamo avuto modo di dar ragione dell’estrema bellezza di ogni angolo del paese. Hamad, il nostro accompagnatore durante i dieci giorni in Oman, ci ha mostrato luoghi a lui cari, spiegato la gentilezza e ospitalità degli omaniti e svelato l’orgoglio di una nazione nei confronti del suo leader.
Mentre la spesa maggiore è dovuta a pernottamenti e noleggio del fuoristrada, l’Oman vi consente di vivere e scoprire la sua spettacolare natura senza mettere mani al portafoglio. Ecco le cinque cose da non perdere per un viaggio fuori dai canoni ed avere un’esperienza autentica.
Wadi Tiwi
Se cercate il paradiso in terra, andate a Wadi Tiwi. Wadi vuol dire acqua e si riferisce al letto di un torrente dove scorre un flusso d’acqua. L’Oman ne è pieno: sia ai bordi delle strade principali, sia come oasi nascoste. Sulla strada da Muscat in direzione Sur, superato il vilaggio di Tiwi, ci inoltriamo su una strada in salita nell’entroterra. Anche i nostri occhi facevano fatica a percepire la pura bellezza del luogo: un’oasi circondata da palmenti e pareti rocciose, acqua turchese e cristallina riflettente il verde della vegetazione. Siamo gli unici. Ci tuffiamo ed è una sensazione ineffabile. Provate per credere!
Il sarto del sultano
Il sultano è il leader politico apprezzato dall’intera popolazione, uomo di poche parole, lontano dai media, ma di grandi fatti. Una visita al suo sarto vi darà un’idea della sua persona. Hamad ci conduce nel villaggio Alakh Dar, dove abbiamo la fortuna di conoscerlo e vederlo all’opera nella sua umile dimora-laboratorio. Uno dei personaggi più umili e carismatici allo stesso tempo, ci offre arance e datteri, racconta soddisfatto del suo lavorato per il sultanato. È l’ultimo della famiglia ad intessere utilizzando il metodo tradizionale per cui ogni intreccio richiede un minuzioso lavorìo.
Scorte prima di entrare nel deserto
Prima di imboccare la strada nel deserto, ci fermiamo nell’ultimo villaggio utile per far scorta di acqua, succhi e frutta, in caso di emergenza. Attraversiamo il deserto per circa quattro ore, ammirandone diversi tipi di paesaggio: a dispetto di quanto il deserto possa evocare, una vasta estensione è ricoperta di vegetazione. Raggiungiamo il camping dove trascorriamo la notte, senza elettricità. Ammiriamo il sole tramontare dietro le dune e la luna rossa far capolino dalle dune opposte. Una camminata nel deserto di notte è impagabile: la luna piena che illumina e affondare i piedi nella sabbia fresca dopo la calura del giorno. Anche il deserto sembra stia riposando.
Sosta con karak e reqaq
Fermatevi in uno dei paesini che incontrate durante il vostro tragitto, nei bar locali per un karak, tè, e reqaq, il pane omanita. Un po’ come andare indietro nel tempo e trovarsi seduti su un tavolino ai bordi della strada nei paesini italiani a bere una tazza di espresso in compagnia. Il karak, momento fondamentale della vita quotidiana in Oman, è servito con latte e zucchero e ci sono diverse varietà, zenzero o altre spezie. Lo stesso per il reqaq: vagamente simile ad una crepe, provatelo farcito con formaggio e miele. Una vera delizia mentre osservare la vita del paese scorrere.
Caffè con beduini
Un’altra esperienza per assaporare la vita della gente locale in Oman è la pausa caffè con i beduini.
Appena fuori la città di Bediyah, ci rechiamo in un villaggio di beduini a ridosso del deserto per visitare la famiglia dell’uomo proprietario dei cammelli che competono nella celebre corsa. Tutte le case nel deserto hanno uno spazio adiacente che consente a coloro di passaggio di fermarsi e ristorarsi. Ci sediamo sui tappeti e ci viene servito del caffè omanita (caffè arabo con l’aggiunta di cardamomo) e datteri, risorsa preziosa nel deserto. La vostra tazza verrà riempita di continuo se non al segnale che non ne volete più, ovvero ondeggiate la mano nella quale reggete la tazza.
Un paese tutto da scoprire ora, prima che sia troppo tardi.
Siete ancora indecisi!?
La prima foto è di samuela urbini
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