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Questo articolo è stato aggiornato il Dicembre 13, 2013
Da sempre terra di passaggio, luogo di transito di commercianti, viandanti e pellegrini, la Lunigiana è l’ideale della “terra di mezzo“, divisa tra il mare e gli Appennini, tra Liguria e Toscana. È complessa, variegata, non sempre è facile capirne al volo il carattere, perché è frutto della fusione di culture diverse, di antiche storie e leggende che hanno attraversato l’Europa per secoli. La Lunigiana nasconde, sotto il suo volto severo e solitario, un patrimonio infinito di arte e natura, che la rende uno dei territori più interessanti, sebbene meno esplorati della regione Toscana.
Il tratto della Via Francigena che va dal Passo della Cisa a Pontremoli è lungo circa 20 Km, con un tempo di percorrenza a piedi di 5 ore, seguendo i sentieri che portano alla scoperta dei boschi di faggio e castagno, di piccoli e piccolissimi borghi in pietra, sperduti tra le vallate del Magra e tra le rocce scoscese delle ripide dorsali appenniniche. Malgrado la Valle del Magra sia un crocevia di linee ferroviarie e strade, non è difficile trovare ancora la propria dimensione in mezzo alla natura, lontano da ogni tipo di caos. Uno dei borghi più suggestivi è Groppodalosio, sconosciuto ai più, ma reso estremamente affascinante dal meraviglioso ponte in pietra di epoca medievale, interamente circondato da una vegetazione folta e selvaggia.
Proseguendo sulla Via Francigena, che si ricorda è sempre ben segnalata con le riconoscibili bande bianche e rosse accompagnate dalla cartellonistica, si oltrepassa Arzengio per arrivare a Pontremoli. La cittadina adagiata sulle sponde del torrente Verde, è uno dei centri principali della Lunigiana e conserva ancora lungo i suoi borghetti caratteristici, meravigliose chiese medievali, abitazioni storiche in sasso, botteghe, café e osterie tipiche. Particolarmente interessante è il Castello del Piagnaro, che conserva al suo interno il Museo delle Statue Stele, monumenti in pietra conosciuti in tutta Europa.
Una tappa obbligata è l’Osteria della Bietola (via della Bietola, 4), con le sue pareti in pietra grezza, i tavoli in legno, l’atmosfera autentica da trattoria di paese e i piatti tipici lunigiani, tra cui i testaroli al pesto, accompagnati da salumi e vini eccellenti. Un’osteria davvero accogliente, per una meritata pausa dopo la lunga camminata dalla Cisa a Pontremoli.
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