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Questo articolo è stato aggiornato il Marzo 25, 2024
Viaggiare non significa necessariamente spostarsi in velocità, anzi. Spesso chi si muove lentamente, come in treno o in bicicletta oltre a vedere meglio e ad assaporare di più il viaggio, fa anche qualcosa di bello e fa anche del bene all’ambiente. Negli ultimi anni hanno sempre più preso piede i viaggi in bicicletta. A tal proposito non posso non citare il mio viaggio in bicicletta in Austria o il mio viaggio in bicicletta in Germania o il mio viaggio sulla Ciclovia del Sole a Bologna, per dirne alcune a cui poi sono seguiti molti altri. Viaggiare in modo ecologico si può e fa bene anche a noi. Ma dove siamo anche ciclisti più sicuri in Europa e in Italia?
Non tutte le città italiane ed europee purtroppo, prestano attenzione ai ciclisti. Non solo l’automobilista, ma le stesse amministrazioni non danno il giusto peso a questo mezzo che, a dirla tutta, è il futuro non solo dei viaggi, ma anche degli spostamenti giornalieri, in città e fuori città.
Le città in cui è sicuro viaggiare in bici
In Europa le prime città che sono diventate amiche delle biciclette e hanno istituito le zone in cui tutti devono rispettare i 30 km/h sono state il Belgio, con Bruxelles già da inizio 2021 e l’Olanda con la sperimentazione dei limiti di velocità addirittura in autostrada. Altre città europee che hanno dato l’esempio sono Parigi, Barcellona e Madrid, mentre Helsinki, Valencia, Zurigo, Lille, Bilbao, Graz, Grenoble e Londra, sono pronte a seguirne l’esempio.
Sull’Olanda si potrebbe aprire un capitolo a parte, come su alcune città del nord Europa dove la bicicletta è una vera e propria filosofia di vita. Ci sono città come Rotterdam, ma anche Delft o Harlem dove ci sono più biciclette che persone e dove vige un regolamento stradale ferreo dove i ciclisti hanno spesso la precedenza a favore di auto e mezzi motorizzati. Anche nel nord Europa in città come Copenaghen ad esempio la bicicletta e le cargo sono il mezzo privilegiato per spostarsi in città e fuori.
Le famose città 30 in Italia
Le famose città 30, sono città in cui le amministrazioni si sono mosse a favore delle biciclette perché la sicurezza stradale era diventata insostenibile. Ma perché l’esigenza di questo limite? Le città che hanno già adottato questo limite, statisticamente hanno dimostrato di aver avuto meno incidenti e meno dannosi. Con le città 30 si riducono inquinamento, rumore e traffico. Per forza di cosa alla lunga si preferiscono gli spostamenti a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici, costringendo la popolazione a lasciare l’auto a casa. Questo ha una ricaduta positiva generale sulla sicurezza stradale, sulla salute dei cittadini, sull’ambiente e sulla vivibilità. Non male vero?
In Italia il Comune che per primo a distinguersi è stato quello di Cesena addirittura nel 1998 dove attualmente quasi il 40% della rete viaria è percorribile a 30 km. Negli anni hanno seguito l’esempio anche Reggio Emilia, Vicenza, Verona, Genova, Bergamo, Cuneo, Lucca, Firenze, Arezzo, Caserta e Olbia. Nel 2024 anche Milano, Parma, Bologna e Torino sono diventate o stanno diventando Città 30.
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