Cerchi un’assicurazione viaggio che copra le tue spese? (malattia o infortunio all’estero, compreso il Covid-19). Compra direttamente online la polizza viaggio Heymondo o fatti fare un preventivo con il mio codice sconto del 10%! Viaggi con la famiglia? Hai il 10% + il 15% di sconto se a viaggiare siete almeno in tre!
Questo articolo è stato aggiornato il Luglio 21, 2016
Lampedusa è l’ultima estremità di Italia, è un’isola dalla storia curiosa e dall’aspetto brullo, come uno scoglio emergente dal mare. Balzata agli onori della cronaca solo per gli sbarchi dei migranti, è in realtà una destinazione turistica di tutto rispetto e un’isola interessante per l’habitat naturale, per la vegetazione africana e per la incredibile limpidezza del mare.
La sua particolarità è di essere scarsamente popolata (5000 abitanti in inverno), pochissimo verde, pare infatti che i coloni che la popolarono nell’Ottocento abbiano abbattuto tutti gli alberi di cui era ricca per farne legna da ardere, ma non per questo priva di fascino proprio nella parte deserta.
Il mare su cui affaccia Lampedusa si chiama Mediterraneo africano, una definizione che non avevo mai sentito e che mi ha molto colpito, anche rispetto al fatto che la gente in fuga dal continente africano ritenga logico arrivare qui, una terra così vicina, così a sud (siamo più a sud di Tunisi) ma allo stesso tempo così Europa.
Il tema dei migranti è stata la domanda che tutti mi hanno fatto, ma sinceramente non ne ho incontrati: il Centro di Accoglienza è molto ridotto, il nuovo programma europeo va a prendere i profughi direttamente in mare per portarli nei grandi centri di raccolta e impedire gli sbarchi, e ora dei tragici fatti del passato sono rimasti, a memoria, dei barconi malconci abbandonati sul porto. L’isola ha anche dedicato un monumento proprio ai migranti morti in mare, è chiamato Porta d’Europa e realizzato da Mimmo Paladino, si trova nell’estremità sud dell’isola. Ma procediamo con ordine.
Come raggiungere Lampedusa
L’isola dista 120 km dalla costa tunisina, mentre Porto Empedocle, l’approdo siciliano più vicino, è a 9 ore di traghetto (partenza alle 23 da Porto Empedocle- arrivo 8.45 a Lampedusa) con Siremar, tutto l’anno.
Ma non pensate che io abbia affrontato questo viaggio. Sull’isola c’è un aeroporto di recente inaugurazione (2012) con voli che la collegano a Catania e Palermo, a Roma, Bologna e Milano Malpensa. I voli di linea sono operati da varie compagnie, da Alitalia a Vueling a Blue Panorama. Nel periodo estivo si affiancano molti voli charter fra i quali quello che ho acquistato, volando con NEOS da Bologna.
Si tratta di un pacchetto, venduto solo insieme al pernottamento, ma la qualità di questo operatore era molto elevata, sarà che siamo abituati ai servizi minimali delle compagnie low cost!
Quando arriverete a Lampedusa la città è a pochi minuti, l’isola infatti è abitata solo nella sua punta orientale. Se avete un albergo o una sistemazione probabilmente vi verranno a prendere con una navetta, altrimenti potrete noleggiare già qui un mezzo di trasporto.
Come muoversi
Lampedusa sembra essere il regno dei motorini, in particolare degli scooter, possibilmente da guidare senza casco. Si sa, le isole sono un po’ un mondo a parte, qui poi siamo proprio ai confini dell’impero. Vi diranno che senza scooter non potete fare niente e voi siete liberi di crederci. Il noleggio si aggira sui 20 euro al giorno, che diventano circa 100 euro a settimana: indubbiamente lo scooter vi dà libertà di muovervi come più vi piace.
L’isola è stretta e lunga (9 km in tutto) ma c’è un servizio di autobus che collega la città (il centro, il porto) con le spiagge più importanti. L’autobus passa ogni ora, l’orario è affisso alle paline e fino a sera, il biglietto costa 1 euro a testa e si acquista dal conducente.
Comunque i noleggi sono numerosissimi, in città, al porto come presso il campeggio, e oltre a scooter mettono a disposizione anche quad e Mehari (sì, la macchinina “forata” da tutti i lati, che fa tanto isola). Ho visto anche ciclisiti e biciclette elettriche, una buona soluzione, considerando anche che sull’isola vengono portate tutte le risorse, benzina compresa, e che la pagherete 2 euro il litro.
Un’altra recente opportunità per muoversi sull’isola è Easymoove, una app creata da un gruppo di giovani che permette di chiedere passaggi sull’isola: una rete organizzata in 23 punti di raccolta e un costo di 4 euro a passaggio. Il servizio è nuovo e durante luglio c’erano degli sconti importanti: l’app si scarica su Google Play e su Apple App store.
In ultima analisi le distanza dell’isola si percorrono anche a piedi – questa è la soluzione più low cost! – e se siete pigroni sappiate che le spiagge più belle si conquistano a piedi, si trovano infatti nella zona protetta e quindi non raggiungibili con il mezzo fino a riva; le spiagge sono tutte collegate da una rete di sentieri.
Questo articolo ti ha messo voglia di viaggiare? Benissimo!
Vai su Booking e trova l’hotel, il b&b o l’appartamento ideale per il tuo viaggio!
Oppure inizia la tua ricerca proprio qui sotto :)
Trova l’Hotel per te!
Stai cercando un volo per questa destinazione? Prenota con Skyscanner e trova facilmente il volo più economico secondo le tue date e le tue preferenze di aeroporto. Oppure, inizia la ricerca qui sotto!
Buongiorno Francesca e grazie per la recensione utilissima. Vorrei chiederti un consiglio: tra poco soggiornerò per una settimana a Lampedusa e sarei dell’idea di noleggiare una bici per girarla, per una questione ecologica e anche economica. In rete molti sconsigliano questa soluzione in favore dello scooter, ma vorrei capire se le strade siano davvero così difficili e impraticabili. Secondo la tua esperienza è richiesto un allenamento particolare? Se ho capito bene, i mezzi servono per spostarsi lungo l’isola, ma in ogni caso, usciti dalla strada principale, bisogna proseguire a piedi per raggiungere le spiagge, giusto? Perchè se è così non capisco sinceramente il vantaggio dello scooter, se non magari un minimo risparmio di tempo (ma siamo in vacanza!)
Grazie mille per qualsiasi consiglio mi potrai dare
Buongiorno Sonja,
hai capito bene, lo scooter si lascia in strada e poi… si cammina, per fortuna, perché le spiagge più belle sono nella zona protetta. La bici è una soluzione, certo fa caldo, non c’è ombra e l’isola è un po’ in salita. Noi abbiamo tenuto lo scooter tre giorni, poi o a piedi o con il bus. Anche perché lo scooter è un due tempi super inquinante, come qui sul “continente” non sono più permessi da tempo. Dipende quindi dalla tua coscienza ecologica. Goditi Lampedusa, è un’isola bellissima!
Volevo prenotare una vacanza a Lampedusa come ho già fatto altre volte, ma quest’anno ho delle grosse difficoltà a trovare i voli low cost sia da Catania che da Palermo. Sai darmi una dritta?
Grazie infinite.
Ciao, ma tu da dove parti? Nel mio caso partenza da Bologna, ma era un volo charter…..
Salve,l’aeroporto dell’ isola è collegato con mezzi pubblici? Ogni qnt minuti sono previste partenze?
Grazie
Ciao Mimma, penso di sì, sinceramente non ne ho usufruito perché da dove risiedevo vennero a prendermii. Ma le distanze sono minuscole, niente paura!
Ciao Francesca, sarò a Lampedusa dal 4 all 11 settembre, ho la patente ma non ho mai guidato lo scooter, solitamente quando sono in vacanza giro con l’ebike. Ho fatto la toscana e il conero nelle marche con la i bike. E’ possibile secondo te la bici elettrica per girare a lanmpedusa? I bus si fermano alle 20.00 e quindi per la sera sarei bloccata in appartamento, il mio alloggio è in contrada Grecale (Residence la Conchiglia). Grazie di tutte le info. Ciao
Cristina
io ho noleggiato un’automobile, …quindi ho sbagliato?
Direi che essendo “consigli di viaggio” tu non hai avuto bisogno di consigli : ))