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Questo articolo è stato aggiornato il Novembre 7, 2022
Una delle tendenze degli ultimi anni, complice anche il Covid, è quella di scoprire gli itinerari a piedi, non solo in Italia ma anche in Europa. Sono sempre di più i cammini presi d’assalto da esperti di trekking e da improvvisati dell’ultima ora ma che desiderano cimentarsi in questi percorsi e vivere un’esperienza diversa.
In questo articolo non parleremo nello specifico di alcuni articoli, anche perché di post come questi ne abbiamo già pubblicati. Abbiamo già scritto dei cammini più belli d’Europa e abbiamo anche già raccontato dei sentieri più affascinanti d’Italia. In questo articolo nello specifico, quello che faremo sarà dare dei consigli su quello che c’è da sapere prima di intraprendere dei cammini che potrebbero sembrare semplici, ma che spesso se non si è abbastanza preparati, non lo sono per niente.
Studia l’itinerario nel dettaglio
Il primo step è quello di scegliere l’itinerario. Sembra scontato, ma ogni scelta influirà sulla buona riuscita del viaggio. Sei un camminatore esperto? Puoi osare con i sentieri impervi, con le pendenze e anche con le stagioni, forzando la classica “primavera” per partire. Se d’altro canto sei alle prime armi, ti sei lasciato convincere dal gruppo di amici o stai iniziando a prendere confidenza con questo nuovo tipo di viaggio, parti con qualcosa di semplice.
Se vuoi sentirti più sicuro, parti con un itinerario vicino casa, inizia con un trekking con poche pendenze, molto frequentato magari e che abbia tappe ravvicinate. L’ideale è non sforzare più di tanto la gamba e la testa (che è importante allo stesso modo del piede) e gradualmente salire di livello nei viaggi a piedi a seguire.
Procurati cartina e bussola
Una volta scelto l’itinerario, procurati una cartina (cartacea prima di tutto) per iniziare a stabilire concretamente le tappe. Valuta le pendenze, che sono importantissime, valuta i dislivelli, insomma preparati prima “su carta” letteralmente prima di iniziare il cammino nel concreto.
Oggi come oggi tutti i sentieri sono ben segnati e non è facilissimo perdersi. Se però sei “vecchia scuola” o non vuoi correre ulteriori rischi, sappi che il tuo smartphone non prenderà sempre, soprattutto se ti avventuri in sentieri un po’ più isolati. Per questo motivo oltre alla cartina procurati anche una bussola, e prima di partire assicurati di saperla usare alla perfezione.
Attrezzatura tecnica: scarpe, vestiti e tenda (volendo)
L’attrezzatura tecnica è importantissima. Senza un buon abbigliamento tecnico non è possibile mettersi in cammino. Le scarpe innanzitutto, mai mettere scarpe nuove ma più sono usate (certo non rotte), meglio è per i nostri piedi. Oltre alle scarpe pensa ad un abbigliamento che sia leggero, coprente e traspirante. Ci sono ottime marche che producono questo tipo di abbigliamento, ma se pensi che non li riutilizzerai spesso, ci sono anche brand economici.
Formula sempre un piano B
Hai portato il poncho, sei attrezzatissimo in caso di emergenze climatiche e hai anche la cassetta di pronto soccorso con te? Ben fatto, ma devi comunque prendere in considerazione un piano B per ogni evenienza. Trova i numeri di soccorso della zona che percorrerai e, se non ti troverai in Italia, preparati delle frasi in lingua locale o in inglese per chiedere assistenza o aiuto nel più breve tempo possibile.
Il piano B serve sempre per avere un’alternativa, il che non vuol dire che necessariamente qualcuno deve farsi male o devi richiedere assistenza sanitaria, ma può voler dire anche dover rimanere un giorno in più in una destinazione e quindi dover cercare una casa o un appartamento in cui fare tappa per più tempo.
Da soli è bello, ma in compagnia lo è di più
Non è solo una questione di sicurezza, è anche e forse soprattutto una questione di condivisione e quindi di di divertimenti. Il viaggio a piedi assieme ad altre persone merita un capitolo a parte. Prima di partire assicurati però che tutti abbiate ben chiare le tappe e la divisione in giorni del viaggio. E` importante per camminare bene insieme che tutti abbiano indicativamente la stessa preparazione atletica o saranno gli seri. Il viaggio da soli è bellissimo, ma a mio parere se la sera è possibile confrontarsi con un gruppo di persone che ha fatto lo stesso cammino, il viaggio risulta più bello.
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