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Questo articolo è stato aggiornato il Aprile 16, 2015
Mare o montagna? Questo è il dilemma! Alpi Marittime, in Francia come in Italia, è l’ossimoro linguistico che la geografia ci propone.
A dirla tutta, nel percorso on the road che vi propongo di seguito, il mare si vede solo in partenza, a Nizza, mentre la cornice montana ci accompagna fin dal primo metro, ma la sfumatura del paesaggio, così come l’atmosfera che si respira, è progressiva e non così netta come potrebbe sembrare.
Dicevamo della partenza, da Nizza, Costa Azzurra, ed ora introduciamo l’arrivo, posto nella città di arcelloriançon, la seconda più alta d’Europa. Due città a due passi dal confine italiano, come tutto il percorso scelto, che corre per lunghi tratti a ridosso della vecchia frontiera dei tempi della Savoia “italiana”.
Bene dunque, navigatore, partenza Nizza, arrivo Briançon, e via! No, per l’amor del cielo! Vogliamo veramente farci tutta l’autostrada della Provenza-Costa Azzurra fin quasi a Marsiglia e poi su, ancora in autostrada, schivando monti, parchi, valli, fiumi e tutto quel ben di Dio che c’è lì in mezzo? Io vi dico un chiaro no, fidatevi e seguitemi.
Allora, partiamo. A Nizza diciamo che ci avete già fatto tutto quello che avete voluto, ma ora ce ne andiamo. Prendiamo verso nord, seguendo a ritroso il corso del fiume Var, che dà anche il nome al Dipartimento. Ci allontaniamo dalla Costa Azzurra, lasciandocela nello specchietto retrovisore, per raggiungere la prima tappa, la millenaria cittadina medievale di Entrevaux, fortificata, incastonata tra i monti e il fiume, raggiungibile attraversando un suggestivo ponte in pietra e dominata dall’alto dal forte progettato dall’architetto militare Vauban.
Abbandonando a malincuore quest’oasi di pace, saliamo via via di quota dirigendoci verso il parco nazionale del Mercantour, attraversando le strepitose Gorges de Daluis, profonde gole scavate dal Var e caratterizzate dal contrasto tra le rocce rosse ed il verde della vegetazione circostante.
Senza mai lasciare il nostro fiume accompagnatore, arriviamo fino alle sue sorgenti e poi saliamo gli ultimi impegnativi tornanti per raggiungere il Col de la Cayolle, uno dei passi alpini francesi più amati dai ciclisti. Qui sopra l’atmosfera e l’aria che si respira sono uniche e non abbiate paura di dissetarvi direttamente dai rigagnoli d’acqua che scorrono tra i prati.
Poi è tutta una lunga discesa fino alla valle dell’Ubaye, dove si incontra la città di Barcellonette, attrezzatissima per il turismo montano sia invernale che estivo, all’insegna dello sport e del relax, che qui si può assaporare a pieni polmoni.
Discendendo l’Ubaye, arriviamo al lago di Serre-Ponçon, nel quale confluisce anche il fiume Durance, che ci accompagnerà poi verso la meta, la città di Briançon, che ci permette idealmente di chiudere il cerchio del nostro percorso, riproponendo il tema della terra di confine italo-francese, delle fortificazioni di Vauban, della natura esplosiva delle Alpi Marittime Francesi e delle mete storiche del ciclismo. Un percorso di una giornata scarsa, ma di un grande piacere per tutti i sensi.
Consigliato per natura, storia, sport, relax.
Sconsigliato a: chi ha fretta.
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